Arriva un cucciolo

L’educazione del cucciolo ha come fine la realizzazione di una serena convivenza all’interno del gruppo uomo-animale.

La comunicazione paraverbale e non verbale sono importanti per favorire la corretta ricezione del messaggio. 

Per imparare il cucciolo ha bisogno della relazione e della ricompensa che non è solo rappresentata dal cibo, ma anche dal contatto fisico, dal tono di voce, dallo sguardo.

Non punire a posteriori, il cucciolo non collega.

È necessario che il cucciolo effettui il maggior numero di esperienze entro il primo anno di vita per aumentare il suo bagaglio di esperienze.

Inoltre deve socializzare con bambini, uomini, donne, anziani, uomini di etnie diverse, persone in divisa, persone con il cappello.

È importante anche la socializzazione intraspecifica, deve venire in contatto con altri cani, maschi e femmine, di piccola e grossa taglia. 

Il cucciolo è in grado di controllare il suo comportamento eliminatorio a partire dai 4 mesi. 

Non punire il cucciolo durante l’evacuazione in luogo inappropriato, non punire a posteriori, non mettergli il naso dentro sculacciandolo, tutto ciò provocherà ansia ed aumento di dispersione delle deiezioni. 

Il luogo di riposo (brandina, tappeto, cuscino) va posto in un angolo di una stanza, evitando l’ingresso e i corridoi.

Il gioco modella la relazione con il proprietario. 

Sono da evitare giochi di eccitazione, la lotta, lasciarsi mordere le mani.

Il cucciolo deve imparare a rimanere da solo, fin dai primi giorni, iniziate per brevi momenti.

Il guinzaglio non è solo uno strumento che consente la gestione del cane, ma è in grado di trasmettere molte informazioni.

 Preferibile l’uso di una pettorina svedese.

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